Clair-Obscur
“Il sognatore! Quel doppio della nostra esistenza, quel chiaroscuro dell’essere pensante” scriveva Gaston Bachelard nel 1961 e qualche decennio prima Antonio Gramsci affermava che “Il vecchio sta morendo, il nuovo non può nascere e in quel chiaroscuro appaiono i mostri”. Queste due citazioni sono l’epigrafe del nuovo progetto discografico di Sandrine Piau dedicato all’antagonismo tra luce e oscurità, uno spazio di mezzo che per il soprano è un’ossessione che non l’abbandona mai del tutto.
Il programma dell’album, registrato con l’Orchestre Victor Hugo diretta da Jean-François Verdier – che è anche clarinettista principale dell’Opéra di Parigi – si articola tra la fredda foresta renana di Waldgespräch, una ballata di Zemlinsky composta per soprano e piccolo ensemble nel 1895, la notte della prima delle Sette Prime Canzoni di Berg (1905-08), e la luce del sole del Mattino di Richard Strauss a cui seguono i suoi Quattro ultimi lieder op.150, scritti nel 1948, i primi due dei quali (Frühling, primavera, e September) evocano le stagioni della vita.
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Compositore:
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Interpreti:
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Supporto:CD Audio
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Numero supporti:1
Disco 1
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