Se ci si aspetta una sorta di "Io speriamo che me la cavo" si sbaglia di grosso. Più che una collezione di strafalcioni o una autocelebrazione del proprio metodo di insegnamento è un vero e proprio spaccato del mondo scolastico e sociale, che non ha alcuna pretesa di essere simpatico, anzi. Peccato che in qualche punto si faccia fatica a leggerlo, ma nel complesso è una lettura consigliabile. Più utile ed efficace nel far comprendere alcune realtà parigine di tanti articoli.
La classe
Il film che ha vinto la Palma d'Oro 2008 a Cannes nasce da un romanzo francese che ha al centro la scuola, la difficoltà di essere professori in un mondo in cui troppo spesso gli adulti sono o sospettano di essere dalla parte del torto. Intessuto di dialoghi comici e bizzari che hanno il ritmo di un rap, il libro misura la distanza tra la fissità del sapere scolastico e l'allegra fluidità dell'immaginario studentesco, ma non dà giudizi e non si schiera a favore dell'uno o dell'altro. Ne fotografa l'abissale incompatibilità con l'idea che ormai è nella scuola che si gioca l'unica vera lotta di "classe".
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Anno edizione:2009
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Formato:Tascabile
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MASSIMILIANO CALISTI 27 settembre 2010
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