Il cliente Busken - Jeroen Brouwers - copertina
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Letteratura: Paesi Bassi
Il cliente Busken
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Descrizione

Vincitore del Premio Libris, Il cliente Busken è il grande romanzo testamento di uno dei più importanti autori olandesi contemporanei, una denuncia feroce e a tratti spassosa contro la brutalità della vecchiaia e del decadimento fisico e mentale.


Misantropo, mitomane, dipendente da alcol e sigarette, Busken si ritrova di colpo «cliente» di Villa Madeleine, ovvero intrappolato in una casa di cura dove ogni cosa viene rinominata secondo le mode del politicamente corretto, costretto a vivere con «vecchi rincitrulliti» e «carcerieri» che lo trattano come un bambino. Lui che a suo dire è un esimio latinista, neurochirurgo, ingegnere robotico, sommo poeta che redige i suoi trattati in un codice segreto su vecchi rotoli di carta da fax, quando i medici lo ritengono un semplice ex impiegato affetto da demenza. In un estremo atto di protesta Busken si è chiuso in un silenzio impenetrabile, fingendosi incapace di intendere e di volere, mentre dentro di lui le parole ribollono e scorrono a fiumi. Con un acume sorprendente, uno spietato humour nero e un selvaggio estro letterario, giocando beffardo con le nebbie sempre più fitte della sua coscienza e i problemi agli occhi che gli fanno vedere il mondo blu, Busken registra tutto ciò che accade, riflette sulla vita e la vecchiaia, commenta i medici e gli altri pazienti in provocatorie parodie della contemporaneità. E rievoca ricordi di un’infanzia senza amore e di una madre gelida e ostile che ha segnato la sua tormentosa esistenza nell’ombra, asserragliata dietro libri e fantasticherie, in costante fuga dal dolore, dalla paura, dal mondo. Opera spassosa e struggente, di una poesia sanguigna e amara, definita «un monumento eretto alla lingua», Il cliente Busken è l’atto di resistenza di un uomo al proprio tramonto e a quello di un’intera epoca culturale, un romanzo in cui risuona il Novecento di Joyce, Proust, Svevo, Canetti.

Dettagli

31 gennaio 2024
256 p., Brossura
Cliënt E. Busken
9788870916799

Valutazioni e recensioni

  • ANDREA
    Il mondo secondo Busken

    Nella terza di copertina si legge che quest’opera, ultimo romanzo dello scrittore olandese Brouwers, ne rappresenta il testamento letterario. Dopo averlo letto, si è tentati di pensare che, più che un testamento, si tratti di una resa dei conti, in cui il protagonista, Busken, anch’egli giunto alla fine dell’esistenza, pone in essere un ultimo, estremo atto di ribellione verso il mondo, gli uomini e la vita. E.Busken, divenuto fisicamente inabile a seguito di un incidente domestico, si ritrova ad essere un cliente, ossia paziente, della casa di cura Villa Madeleine, ove viene assistito suo malgrado dal personale “sorveglianterapeutassistente”. Potendo stare solo seduto o sdraiato, chiuso in un mutismo assoluto, che viene scambiato per demenza, Busken osserva, registra, commenta, azioni e parole di tutti coloro con cui entra in contatto, membri del personale e ospiti della casa di cura. Nel fare ciò, inscena un monologo torrenziale, in cui la realtà viene di continuo trasformata dalle stesse parole con cui è descritta. Alla manipolazione verbale si affiancano i ricordi di infanzia, dominati dalla figura della madre, fonte di vita e di dolore, con una modalità che in parte ricorda la memoria di matrice proustiana, il cui simbolo peraltro è evocato nello stesso nome della casa di cura. Sono pagine in cui il risentimento di Busken emerge con più forza. È in fondo il ritratto di un uomo in fuga dal mondo, da sé stesso, dalla vecchiaia e dalle sue miserie, al quale non rimane altro che aggrapparsi al linguaggio, utilizzato con una tale sovrana libertà, da produrre effetti quasi catartici. Quest’opera infatti, pervasa da un humour amaro e beffardo, è anche uno stupefacente tour de force letterario, reso ottimamente dai traduttori, che non hanno lesinato in fatto di creatività nel cercare di rendere in italiano quelle che devono essere state delle vere e proprie acrobazie linguistiche dell’autore olandese. Chapeau a Brouwers e ai traduttori.

  •  Barbazuk

    Questo libro è la trasposizione di un flusso di coscienza ininterrotto, lo sbobinamento dei pensieri che incessantemente si presentano alla mente senza filtri. Un lavoro davvero originale , anche se per certi versi, crudele. Una menzione va fatta al lavoro dei traduttori che hanno saputo rendere fruibile l'affastellarsi dei concetti e delle forme sintattiche così insolite. Notevoli tutti, si meritano il massimo dei riconoscimenti.

  • Giovanna

    “Dà un'impressione di ansietà e irrequietezza, aggiunge l'editore, il lettore annaspa in questa tua prosa. È vero, tendo all'asfissiante incessante persistente continuo, contenuto e stile della mia scrittura sono eterni e segreti, ecco il motivo. È qui che mi hanno fatto diventare matto, dopotutto prima di venire acquartierato qui con la violenza, non lo ero affatto.“ Il Cliente Busken mi ha stravolto i pensieri. Chi è? Cosa è successo? La narrazione è in prima persona, è un flusso di pensieri sconnessi ma collegati, rapidi, veloci, presenti, passati, ora è nel presente, ora è nel passato. Dopo il cliente Busken so pensare soltanto come il cliente Busken fa, è difficile rimettersi in sesto. Busken è un cliente che nella sua vita ha fatto tutto, ha fatto niente, ricorda tutto e ricorda niente. Busken parla soltanto al lettore, è in silenzio, è muto e sordo per protesta. Pensa, protestando, tutto ciò che non si può dire. È la resistenza di chi non vuole arrendersi alla dipendenza (se non di alcool e sigarette), alle cure, al politicamente corretto. Cosa pensa chi non parla? Quanti errori facciamo attribuendo parole al silenzio? Al cliente Busken attribuiscono e fanno tutto, non ha più privacy. Conta le mattonelle, non vuole che tocchino la sua roba: ha bisogno di costanti perché trema troppo. A volte dimentica, a volte invece dimentica di dimenticare. Non è una lettura semplice, a volte ho dovuto chiudere il libro per riconnettermi con i miei pensieri. I pensieri di E. Busken (è scritto sulla targhetta della porta) sono pensieri talmente descritti bene che diventano pensieri nostri. È un libro eccezionale, geniale. Ho avuto realmente l’impressione di ascoltare un cervello chiacchierare e credo proprio che mi mancherà.

Conosci l'autore

Foto di Jeroen Brouwers

Jeroen Brouwers

1940, Jakarta

Jeroen Brouwers è stato uno dei grandi maestri della letteratura olandese. Ha trascorso l’infanzia in Indonesia e dopo l’invasione giapponese è stato internato nel campo di Tjideng, per poi stabilirsi nei Paesi Bassi. Autore di numerosi romanzi, racconti e saggi, ha ottenuto i più importanti riconoscimenti letterari del suo paese, tra cui il Premio AKO, il Premio Multatuli e il Premio della letteratura nederlandese per la sua intera opera. Nel 2024 Iperborea pubblica Il cliente Busken. Considerato il suo testamento letterario, ha ricevuto nel 2021 l'ambito Premio Libris.

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