Ammirevole l’amore per i libri e lo studio approfondito dei volumi antichi, forse la parte più interessante di tutta la vicenda. Per il resto, quando il lettore si rende conto che, nonostante tutti gli elementi forniti, non potrà provare anch’esso ad evocare il diavolo, un moto di delusione si impadronisce di lui (di lei in questo caso, anzi, di me), e la noia, sul finale, la fa da sovrana. Il romanzo non possiede uno stile riconoscibile (e nemmeno uno irriconoscibile...) né cattura particolarmente il lettore da punti di vista diversi da quelli legati strettamente alla narrazione degli eventi. L’autore cade nei tipici luoghi comuni del genere, benché cerchi di sfuggirvi consapevolmente. Buono per una trasposizione cinematografica hollywoodiana, il romanzo non offre spunti di riflessione, né passaggi particolarmente poetici, originali o interessanti da poter essere citati. Un “cacciatore di libri”, da non confondersi con il “cacciatore di aquiloni”, si trova invischiato in due vicende parallele (è inutile che l’autore pensi che qualcuno si sia bevuto che le due storie non fossero distinte) che lo portano a spostarsi tra la Spagna e la Francia, alla ricerca della verità su un manoscritto di Dumas, e delle connessioni tra gli unici tre esemplari sopravvissuti nei secoli di un libro che consente di evocare il Demonio. Inutile la caratterizzazione del personaggio principale, che si perde nelle trame del raccont
Lucas Corso, mercenario bibliofilo al soldo dei più esigenti collezionisti d'Europa, è abituato a indagare sui libri antichi come un detective sulle tracce di un crimine. Questa volta, però, la sua fama viene messa a dura prova da due incarichi delicati quanto insoliti: verificare l'autenticità di un capitolo manoscritto dei Tre moschettieri e decifrare l'enigma nascosto in un testo rarissimo, il Libro delle Nove Porte del Regno delle Ombre, una sorta di manuale per invocare il diavolo, che il Santo Uffizio mise al rogo insieme al suo autore nel 1667. Le nove incisioni contenute nel volume sono l'unico indizio di un lungo viaggio che conduce Corso dai vicoli di Toledo al Quartiere latino di Parigi, fra archivi, polverose librerie antiquarie e raffinate biblioteche private. Il mistero si tinge di sangue mentre la ricerca si addentra nei sentieri impervi dell'occulto, accompagnata da sospette streghe e apparizioni angeliche, seduzioni pericolose, incontri inaspettati e bizzarre incarnazioni dei personaggi letterari di Dumas. Due indagini si intrecciano in un allucinato gioco di specchi che sfida l'intelletto e l'immaginazione.
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Anno edizione:2008
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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MONICA BOASSA 06 marzo 2017
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Alessandro Lo Bartolo 26 novembre 2016
Questo libro parla di libri: il protagonista, un "cacciatore" di libri rari e antichi, si ritrova coinvolto in un gioco più grande di lui che lo porterà a dover ricostruire i pezzi di due diabolici e misteriosi puzzle. C'è sicuramente del pane per bibliofili in questo libro, a metà tra il "feuilleton" ottocentesco e il thriller contemporaneo: personaggi intriganti, trama avvincente e argomento affascinante. Migliore del film che ha ispirato, è una lettura che consiglio a chiunque voglia passare delle ore di suspense e divertimento.
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