Sono sempre stata affascinata dalla regina Maria Antonietta, ho letto tantissime opere a lei dedicate, quindi quando mi hanno proposto di leggere questo volume ero elettrizzata. Questo meraviglioso romanzo narra le vicende che fecero da contorno allo scandalo della collana, dove venne coinvolta la regina Maria Antonietta e questo contribuì ad inimicarle le simpatie del popolo, poco prima dello scoppio della rivoluzione. "<Un milione e mezzo di lire, mia signora, che al vostro collo, farebbero morire d'invidia tutte le donne>" Ho amato l'immagine che viene fatta della regina, una donna ingenua, innocente e con un grande cuore, circondata, suo malgrado, da nemici, aproffittatori e intrighi. "Maria Antonietta vedeva un cuore laddove Dio aveva messo solo una spugna arida e sitibonda". Jeanne La Motte venne a contatto con il cardinale di Rohan, e questo causò una serie di eventi che avrebbero poi portato allo scandalo della collana. "Jeanne, natura volgare e corrotta [..] sentiva il bisogno di piacere e vincere con tutti i suoi mezzi a sua disposizione" Un libro che mi ha trascinata a corte, tra scandali e intrighi ma anche tra amori e grandi passioni. Ho amato il personaggio della contessa Andrée Taverney, e dello stesso cardinale di Rohan che pur di tornare nelle grazie della regina è disposto a tutto. "<Dopo avermi detestato a Vienna [..] dopo aver tutto tentato per rompere il matrimonio progettati tra il re e me, [..] si è accorto che ero diventata [..] la sua regina [..] si è buttato [..] nell'adorazione>" La parte che più ho preferito è stata quella dedicata al processo dove tra un testimone e l altro viene a delinearsi una rete di inganni per intaccare la credibilità della regina. "La regina non poteva dimostrare la sua innocenza, perché troppa gente aveva interesse a prendere quelle infami menzogne per verità".
