Se amate i libri che vi spettinano, vi fanno cadere dalla sedia, vi turbano oltremodo, questo romanzo fa per voi. Ann-Marie MacDonald riesce ad emozionare e a descrivere perfettamente i personaggi, tant'è che per la piccola protagonista del libro si finisce per provare un grande affetto. Madeleine vive la sua infanzia nel bel mezzo della Guerra Fredda, ma non sarà quella la minaccia da cui dovrà difendersi. Commovente e tragico, la piccola Madeleine vi terrà incollati alle pagine di questo piccolo capolavoro.
È il 1962 quando i McCarthy fanno ritorno in Canada dopo un decennio trascorso nelle basi alleate di Francia e Germania. Sono irresistibili, i McCarthy: felici, belli, stirpe del nuovo mondo. E altrettanto perfetto appare il luogo in cui vengono trasferiti, una base nell'Ontario che porta il nome di Centralia. A vivere con particolare emozione questo trasferimento è Madeleine, la figlia di otto anni, una bambina intelligente e vivace che vede l'arrivo in quella base come l'inizio di una fantastica avventura. La minaccia nucleare investe all'improvviso l'Occidente. Centralia non ne è immune, anche se tutto ci viene filtrato dall'immaginazione di Madeleine mentre ci introduce nel suo mondo. Un mondo in cui è stato ugualmente deposto un seme distruttivo.
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Anno edizione:2005
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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silvia carcassi 28 novembre 2017
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sono rimasta delusa perchè dall'autrice di "Chiedi perdono" mi aspettavo un romanzo più appassionante. Probabilmente è solo l'eccessiva lunghezza ad averlo reso noioso perchè l'autrice è stata bravissima a rendere l'atmosfera della guerra fredda e a ricreare l'ambiente apparentemente perfetto e idilliaco di una felice famiglia impegnata a costruire un mondo migliore dopo la ferocia della seconda guerra mondiale. Così come sono molto efficaci le descrizioni delle sensazioni e dei sentimenti di una bambina che non riesce a capire le molestie del maestro, ma l'intuizione che sia qualcosa di sporco è un trauma che la segnerà per la vita. Il libro mi è sembrato un'occasione persa di essere un libro indimenticabile così come lo è stato "Chiedi perdono".
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GLORIA BOMBARDA 27 agosto 2010
all'inizio ero preoccupata per la lunghezza del libro e invece devo dire che non me ne sono neanche resa!! di solito arrivo alla fine di un libro che non vedo l'ora di finisca..ma con "come vola il corvo" avrei voluto non finisse mai.. perchè è un libro che ti trasporta completamente nel suo mondo!è il primo libro che leggo di questa autrice e devo dire che devo ringraziarla per avermi regalato una storia così stupenda e scritta con un modo così unico!
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