La Compagnia dei Celestini è forse IL capolavoro della satira targata Stefano Benni. Camuffata da avventura di un gruppo di bambini, la trama porta il lettore nei meandri delle brutture di cui gli adulti sono responsabili, con esilaranti momenti e descrizioni impietose dei peggiori personaggi dei nostri anni '90 (o meglio dei loro alter ego). Letto più volte, dall' adolescenza all'età adulta, e ad ogni lettura ho trovato nuovi motivi per reinnamorarmi di questo libro
La compagnia dei Celestini
«Le idee sono come le tette; se non sono abbastanza grandi, si possono sempre gonfiare.»
Un'oscura e crudele profezia che appare sui muri, scritta da una mano invisibile, incombe sulla ricca e corrotta terra di Gladonia. Anno 1990 e rotti: Memorino, Lucifero a Alì, gli spiriti più ribelli dell'orfanotrofio dei Celestini, fuggono per poter rappresentare Gladonia al Campionato Mondiale di Pallastrada, organizzato dal Grande Bastardo in persona, protettore degli orfani di tutto il mondo. Al loro inseguimento si lanciano Don Biffero, il priore Zopilote dal segreto diabolico, e Don Bracco, il segugio di orfani, nonché il celebre e cinico giornalista Fimicoli con il fedele scudiero-fotografo Rosalino. Nella fuga e nell'inseguimento si incontrano, si perdono e si ritrovano personaggi straordinari, i nove pittori pazzi Pelicorti, la bionda e misteriosa Celeste, i magici gemelli campioni di pallastrada, il re dei famburger Barbablù, il meccanico Finezza, il professor Eraclitus, l'Egoarca Mussolardi, l'uomo più ricco e fetente di Gladonia, e le numerose squadre di pallastrada provenienti da tutto il mondo, leoni africani, sciamani, pivetes e volpette lapponi.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2012
-
Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Mellochan 28 maggio 2025Se l'Italia fosse un mondo inventato
-
JANKA 17 aprile 2025deludente
La Compagnia dei Celestini di Stefano Benni e City di Alessandro Baricco sono due romanzi che, pur diversi nello stile, condividono gli stessi difetti: mancano di una vera trama, non sono scorrevoli, e sembrano pensati più per stupire che per raccontare davvero qualcosa. Entrambi strizzano l’occhio a un pubblico giovane, con l’illusione di divertire e intrattenere. Benni lo fa con personaggi sopra le righe, sport inventati e un umorismo ipercarico. Baricco, invece, con filosofie spicciole e continui salti narrativi. Ma alla lunga, stancano entrambi. Quello che dovrebbe essere un viaggio tra fantasia e pensiero si trasforma in una lettura faticosa, autoreferenziale, a tratti irritante. Il lettore, invece che coinvolto, si sente escluso, spaesato, quasi preso in giro. Il risultato? Libri che, in teoria, dovrebbero avvicinare i ragazzi alla lettura… ma che finiscono per far passare la voglia di leggere.
-
Alessia C 06 gennaio 2025Carino e leggero
Lettura leggera senza impegno
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it