I confini ontologici del concreto. Pantaleo Carabellese interprete e traduttore di Kant
«Prescindere da Kant, oggi, in filosofia è fare opera nulla». A trecento anni dalla nascita di Kant quale peso può ancora avere questa affermazione risalente al 1927? Con queste parole, che comunicano l’idea della generatività in cui si risolve la filosofia, Pantaleo Carabellese esprime il suo proposito di leggere la filosofia di Kant alla luce dell’ontologismo critico. Studiosi di diverso orientamento sono intervenuti su questi temi nel convegno I confini ontologici del concreto. Pantaleo Carabellese interprete e traduttore di Kant, tenutosi a Molfetta il 15-16 marzo 2024, promosso dai Licei Classico e Scientifico “Einstein – da Vinci” e dalla Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze, con il patrocinio delle Università di Bari e di Perugia, e della sezione barese della Società Filosofica Italiana.
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Anno edizione:2025
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