Le domande che si pone Massimo Teodori me le pongo io da anni e come me credo parecchie persone. L'Italia ha da molto tempo inserito la retromarcia su tutto quello che riguarda il tema dell'autentico progresso sociale che per come la penso io si riscontra concretamente quando in una comunità acquista diritti fondamentali chi in precedenza ne era sprovvisto in virtù di un contesto sociale e politico non sano. L'intramontabile ipocrisia italiana si vince esclusivamente ad una condizione, e cioè che la politica si dimostri intellettualmente valida e libera dai turbamenti vaticani che nell'attuale situazione sono l'ostacolo assolutamente più duro e attraente per il solito noioso popolino. Teodori ha centrato il bersaglio, forse anche perchè basta avere un minimo di serenità mentale per riconoscere che il politico "medio" italiano subisce a tal punto la pompa cattolica da pensare che se si affiancherà ai sottanoni, tutto il paese lo seguirà come un sol uomo. Questo libro penso annunci solo l'antipasto di quello che disgustati ci riserverà il futuro politico, infatti i tromboni da oratorio sono onnipresenti ( destra, sinistra, sopra, sotto...) e si agitano parecchio se non li si accontenta, arrivando alle solite minacce di crisi da avanspettacolo. Un teatro così misero e scontato produce individui da parlamento del manicomio e guai a chi si azzarda a portare esempi di altri Stati nostri amici europei che da anni hanno introdotto senza particolari cataclismi le riforme sociali degne di un paese occidentale moderno....è tornata pure l'autarchia! le nostre fesserie politiche ce le teniamo ben strette! non si può certo fare la figura degli esterofili! l'unico Stato straniero che può sculacciarci sonoramente è sempre lo stesso......il Vaticano.
Dai successi dell'Italia civile degli anni Settanta con il divorzio e l'aborto si è passati oggi all'oscurantismo delle leggi sulla procreazione assistita e sul testamento biologico. Occorre chiedersi come mai sulle questioni di libertà, sui diritti civili e sui temi bioetici, ogni giorno in Italia si fanno passi indietro. Perché dilaga l'influenza clericale proprio quando non esiste più la DC, partito unico dei cattolici? Perché gran parte del ceto politico, soprattutto nel centrodestra ma anche nel centrosinistra, è diventato così ossequioso verso la gerarchia ecclesiastica mentre la società si fa più libera e aperta? Contro i clericali narra mezzo secolo di storia italiana individuando le persone, i gruppi e le forze che sono stati i protagonisti, laici e clericali, del conflitto combattuto nella società, nella politica e nella legislazione. Senza reticenze e ambiguità si indicano nomi e cognomi, si raccontano fatti, misfatti e impensabili voltafaccia, si citano appelli e dichiarazioni, si stabiliscono nessi tra pressioni ecclesiastiche e abdicazioni politiche. Con la passione polemica dell'intellettuale liberale e la documentazione rigorosa dello storico, Massimo Teodori ripercorre i momenti decisivi, battaglia dopo battaglia, della sfida tra laici e clericali, il vero terreno su cui si gioca la presenza dell'Italia tra i Paesi dell'Occidente moderno.
Venditore:
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2009
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
MASSIMO CASTELLI 19 gennaio 2010
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it