Corpi che contano. I limiti discorsivi del «Sesso»
Cos’è un corpo? È forse una materia che esiste in modo indipendente, con un sesso statico definito una volta per tutte, o è piuttosto l’effetto di una dinamica di potere, l’esito di un discorso e della ripetizione forzata di norme regolative che ne governano la materializzazione? E che cos’è un sesso? Un dato inscritto nella corporeità biologica o l’effetto di una norma culturale che detta il proprio imperativo sui corpi? In questo saggio fondativo, tradotto per la prima volta nella sua versione integrale, Judith Butler discute la questione del genere, il processo di assunzione soggettiva del sesso, l’egemonia eterosessuale che autorizza certe identificazioni e ne preclude o rinnega altre, relegandole nell’abietto. Attraverso Platone, Freud, Lacan, Irigaray, Derrida e Foucault, la filosofa statunitense propone strategie di riarticolazione simbolica della sessualità grazie alle quali ogni corpo – nessuno escluso – potrà finalmente contare.
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Anno edizione:2023
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