Una lettura che dovrebbero fare quanti ancora coltivano il mito "dell'italiano brava gente". Africa, Russia e Balcani i teatri dei più orribili misfatti perpetrati dall'esercito italiano tramite i suoi più alti ufficiali, paragonabili solo alle stragi naziste, i cui autori non sono mai stati perseguiti. Molti d loro, addirittura, sono stati reintegrati o amnistiati in conseguenza, spesso, dei mutati equilibri politici tra Est e Ovest negli anni della guerra fredda.
Criminali di guerra italiani. Accuse, processi e impunità nel secondo dopoguerra
Attraverso un'ampia mole di documenti ufficiali, il libro opera una ricognizione dei crimini di guerra commessi dal regio esercito durante l'occupazione italiana in Albania, Jugoslavia, Urss e Grecia e di cui le alte gerarchie militari avrebbero dovuto rispondere alla fine della guerra. Più precisamente, illustra le trattative, gli accordi, le politiche dilatorie attuate dal governo di Roma per giungere a eludere ogni forma di sanzione giuridica ai danni dei vertici del proprio esercito cosicché i mancati processi, le assoluzioni e la generale impunità ha permesso la narrazione auto-assolutoria degli italiani "brava gente".
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Anno edizione:2011
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Giandomenico 28 dicembre 2024Italiani brava gente?
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