A questo libro bisogna dedicarsi, ti cattura subito perché la vicenda è scritta bene (la trovo in sostanza poco verosimile), è pieno di spunti e molto introspettivo. Fortunatamente si stempera un poco perché sarebbe stato difficile seguirlo, alcuni passaggi meno riusciti, altri squisiti (la cena con il professor Villalobos). Un piccolo neo, l’ultimo capitolo (poche pagine) che l’autore poteva risparmiare al lettore perché l’ho trovato pieno di tanta retorica vuota. Se questa è la chiusa stiamo freschi, per fortuna la storia era già finita. Questa edizione Donzelli è la prima traduzione del titolo, da preferire.
Un cuore così bianco
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Anno edizione:1994
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Roberto 12 febbraio 2022Più luci che ombre
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