Il cuore segreto

È la prima volta che mi ritrovo a leggere il libro d'esordio di una mia concittadina e, malgrado la simpatia e la stima che provo nei confronti, non solo della persona, ma soprattutto dell'autrice che con passione ha creato questo piccolo mondo letterario, mi sono sforzato di leggere "Il cuore segreto" in maniera più imparziale possibile. Questo romanzo mi ha fatto pensare ad un album di foto di famiglia. Non quelle venute bene, rappresentanti solo momenti che desideriamo ricordare, ma di tutti i momenti che ci segnano, sia belli che brutti. Sembra una raccolta di istantanee della famiglia protagonista. Questo ci fa entrare nell'intimo dei personaggi che ci aprono, appunto, il loro cuore segreto mostrandoci le entità che lo abitano: a volte mostri, a volte eroi. La cosa che ho apprezzato di più dello stile della giovane scrittrice è il talento descrittivo. Ogni luogo, personaggio o situazione è reso molto vivido dalla capacità che ha Simona Ferruggia di "disegnare" davanti gli occhi del lettore. Una cosa che, per gusto, ho apprezzato un po' più tiepidamente sono stati i dialoghi in discorso diretto... non so esattamente perchè ma a volte mi sono sembrati un po' sconnessi rispetto al racconto, oppure un po' inverosimili. In generale leggere questo libro è stata un'esperienza piacevole. Per essere l'esordio di una scrittrice che, spero, andrà sempre più avanti, non riesco a non pensare all'aggettivo "promettente".

Il libro attraversa 3 generazioni di donne ed è piacevole da leggere in quanto rappresenta un’ascesa, da un’esistenza fatta di sofferenza e privazione, ad una sorta di riscatto sociale dove tutte le tessere del puzzle si rimettono infine a posto. La scrittura fluida inoltre rende il tutto gustoso e non pesante. Per essere un’esordiente, un lavoro più che buono.