Cuori in Contrasto

Eccomi, Giulia Moretti, incastrata tra pile di libri e sogni più grandi di me, a cercare di sopravvivere all’Università di Verona senza perdere la testa. E no, non ho tempo per stupidaggini, soprattutto non per Matteo Riva. Quel tipo è la star del rugby, un arrogante 'figlio di' che si crede il re del mondo, con un ego grande quanto l'Arena. Mentre io passo le notti a studiare letteratura, lui si diverte a collezionare conquiste, una diversa ogni weekend, tutte pronte a inginocchiarsi per un suo sorriso. Le nostre vite? Due universi paralleli che non dovrebbero mai incrociarsi. E io preferirei morire piuttosto che avere a che fare con uno come lui. Ma poi, sul finire del terzo anno, il destino decide di farsi una risata alle mie spalle. Una serie di incontri casuali – chiamiamoli pure scherzi del ... – ci sbatte l’uno contro l’altra, e improvvisamente siamo fuoco e benzina. Lo odio, cavolo. Odio il suo modo di pavoneggiarsi per il campus, con quelle groupie che gli si strusciano addosso come gatte in calore, anche se le tratta come se fossero invisibili. Odio la sua arroganza, il suo ghigno che sembra dire “so cosa vuoi”. Odio che le sue battute idiote mi facciano ridere, che i suoi occhi verdi, profondi come un temporale, mi tengano sveglia la notte, infilandosi nei miei sogni come un ladro. E quando l’estate ci incastra in una situazione assurda, costringendoci a condividere lo stesso spazio, lo stesso respiro, lo odio ancora di più. Perché questa tensione tra noi? È elettrica, bollente, sbagliata. Il mio corpo lo vuole, ogni volta che mi guarda, ma la mia testa urla di stare lontana. “Gli opposti si attraggono”? Che cretinata da romanzetto rosa. Nella vita reale, tipi come Matteo ti spezzano il cuore e ti lasciano a raccogliere i pezzi. Eppure… c’è qualcosa in lui, un lampo di vulnerabilità dietro quel muro di muscoli e sfrontatezza, che mi fa dubitare. E se fosse più di quello che sembra? E se fossi io quella che sta scappando, per paura di cadere? No, non può essere. Non io, non con lui. O sì?