Da appassionata di fantasy e di storie che sanno trasformarsi in vere e proprie favole per il cuore, La custode di parole di Alric e Jennifer Twice è stato un viaggio indimenticabile. Questo primo volume della serie è una celebrazione del potere delle storie, un richiamo irresistibile per chiunque abbia mai trovato rifugio o magia tra le pagine di un libro. La protagonista, la "custode", è un personaggio che incarna il fascino della scoperta: la sua capacità di muoversi tra i mondi delle parole non è solo un dono, ma una responsabilità. La sua avventura è un viaggio iniziatico, non solo attraverso paesaggi fantastici, ma anche dentro sé stessa, dove i confini tra realtà e immaginazione si fanno labili e poetici. Ho adorato come gli autori abbiano intrecciato la sua crescita personale con un mondo ricco di simbolismo, in cui ogni dettaglio ha un significato più profondo, un'eco di favole antiche e di leggende dimenticate. Il mondo creato dai Twice è meraviglioso, un mosaico di regni, lingue, e storie che sembrano uscire da un libro di fiabe. Ogni luogo, ogni creatura è dipinta con un’attenzione al dettaglio che trasporta immediatamente il lettore in un universo parallelo. È il tipo di libro che fa sentire il fruscio delle pagine antiche e il sussurro di storie mai raccontate, un vero paradiso per gli amanti del fantasy classico con un tocco di innovazione. Bello e poco considerato, ingiustamente, secondo me.
