“Da duemila anni” di Sebastian è un romanzo di formazione che narra l’ascesa dell’antisemitismo in Romania attraverso i diari di un giovane studenti di architettura che non riesce a trovare il suo posto in un mondo dilaniato dal razzismo e dalla propaganda nazista e sionista. Stilisticamente Mihail Sebastian trova il modo di far vivere allo stesso lettore questo sviluppo del protagonista: il romanzo è costruito per rappresentare tre ideali fasi della vita del suddetto e la seconda, venendo descritta più lentamente, permette di sperimentare il momento cruciale che è di per sé più difficile e complesso. Scegliendo il diario come forma di narrazione, l’autore contribuisce a dare al suo romanzo un forte carattere informale e intimo che aiuta a comprendere meglio il suo protagonista, la componente psicologica e l’aria che si respirava negli anni dell’antisemitismo dilagante. Non mancano, inoltre, le lunghe riflessioni filosofiche, a volte anche contrastanti, a cui i diversi personaggi si lasceranno andare, che permettono al lettore uno sguardo critico verso gli avvenimenti e i pensieri di quegli anni; tutto ciò si traduce, infine, in una maggiore scorrevolezza.
Da duemila anni
Uscito per la prima volta nel 1934, un romanzo che è una tragica testimonianza dell'ascesa dell'antisemitismo in Europa
«Una lettura memorabile, spietata e deflagrante. Vi si narra – con scrittura implacabile, potentissima – la discesa agli inferi di uno studente ebreo rumeno pestato di botte un giorno sì e l'altro pure, [...] ma l'intuizione dell'autore sta nel compiere l'estremo passo: perfino il protagonista, vittima del branco, perde in verità la bussola e si lascia disumanizzare, [...] l'immagine di un virus che contamina i sani, innestandosi a catena nelle cellule.» - Stefano Massini, Robinson
«La sua prosa potrebbe provenire dalla penna di Cechov: ha la stessa umiltà, lo stesso candore e la stessa sottigliezza nell'osservazione» – Arthur Miller
«Cattura magistralmente l'atmosfera anteguerra in Romania, la sofisticatezza, la bellezza, l'orrore... Amo il coraggio di Sebastian, la sua leggerezza e il suo umorismo» – John Banville
«Incredibilmente attinente al nostro tempo, ai nostri luoghi. Non si riesce a fare a meno di pensare che Sebastian ci stia mandando un messaggio attraverso le generazioni» – The New York Times Review of Books
«Pungente, contemplativo, complesso, provocatorio… Oltre a essere un affascinante documento storico, è un romanzo coerente e convincente.» - Financial Times
Romania, anni Venti. L'antisemitismo è sempre più diffuso e violento. Il protagonista, uno studente ebreo dell'Università di Bucarest, insieme ai colleghi correligionari subisce quotidianamente angherie e soprusi, un martirio che gli altri sposano quasi fosse un processo di redenzione, mentre lui si sente intimamente antisionista eppure incapace di rinnegare la propria religione. Questo insanabile dissidio interiore lo induce al vizio. Il suo tempo trascorre infatti in lunghe passeggiate solitarie e notti alcoliche che spartisce con rivoluzionari, fanatici e libertini. Ed è attraverso il suo vissuto quotidiano e le conversazioni con i suoi compagni di strada – il determinato marxista S.T. Haim, il sionista Sami Winkler o il carismatico professor Ghita Blidaru – che il protagonista ricerca il senso di un mondo che sta cambiando e dell'oscurità che sta scendendo sul suo paese e minaccia di distruggerlo. Uscito per la prima volta nel 1934, il romanzo è una tragica testimonianza dell'ascesa dell'antisemitismo in Europa. Un documento inestimabile e un racconto doloroso su uno dei periodi più feroci della storia europea che, in questi tempi oscuri di irragionevoli spinte nazionalistiche, ci insegna a dare un senso al passato offrendoci un ritratto dei molti volti dell'antisemitismo e provando a dare una risposta all'inevitabilità dell'odio.
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
-
Carmine alterio 18 maggio 2018
1) Protagonista del romanzo di Sebastian è uno studente ebreo di architettura che si trova, suo malgrado, a essere diviso tra sionismo e antisemitismo; pur non partecipando alla propaganda ebrea non potrà vivere liberamente la sua vita a causa del suo essere ebreo. durante la sua crescita e maturerà con lui, che lo caratterizza e lo rende tale. Pur bloccato nella sua maledizione, nella sua solitudine, pur scappando dalla vita che è li fuori, si vedrà in lui una grande crescita personale che porta, in parte, a definire il romanzo di Sebastian come un Bildungsroman; e tutto ciò si nota soprattutto quando egli deciderà di abbandonarsi alla vita, anche se in un modo non convenzionale. Ma ci si renderà anche conto che questa solitudine apparentemente sterile nasconde in essa un’altra chiave per la lotta ebrea e ciò condiziona il lettore nel momento in cui andrà a ultimare il ritratto del protagonista.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it