Quando parliamo usiamo la grammatica? Ovviamente sì. Ma allora perché le regole che troviamo nelle grammatiche sono molto diverse da quelle che usiamo parlando? Anche se la tradizione grammaticale è legata soprattutto alla descrizione dei testi scritti, le stravaganze dei testi parlati non sono segno di scorrettezza, ma frutto di strategie di comunicazione ottimali nelle normali condizioni di spontaneità e naturalezza tipiche dell’espressione orale. Senza la lente deformante di modelli basati sullo scritto, il libro analizza le proprietà della comunicazione parlata, passando in rassegna gli aspetti legati a produzione, ricezione e percezione linguistiche e mostra come la primarietà del parlato nella vita della specie umana e dell’individuo non sia senza conseguenze semiologiche per la configurazione generale dei sistemi verbali. In un percorso che va dal testo alle parti del discorso, emerge in tal modo la grammaticalità del parlato e la sua importanza per la costruzione di un modello più adeguato di grammatica scientifica e didattica.
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Anno edizione:2017
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In commercio dal:19 ottobre 2017
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