Dancing in the Dark

Gli album di Dave Gelly in duo per pianoforte e clarinetto sono pochi e lontani tra loro all'interno del canone jazz. Nel caso di "Dancing in the Dark", il versatile cornista Tony Coe ha scelto di suonare il clarinetto perché la custodia del sassofono era troppo pesante, o almeno così racconta il pianista John Horler. La performance in questione si svolge alla St Michael's Church, Appleby nel 2007 come parte dell'annuale Appleby Jazz Festival. L'ambiente è caldo e intimo così come l'acustica della chiesa, cornice perfetta per il variegato repertorio delle composizioni originali eseguite. Coe e Horler ballano attraverso "Person I Knew" di Bill Evans e "Night and Day" di Cole Porter, oltre a "Piece for Poppy" di Horler, dedicato alla sua compagna Wendy, e "Autumn Leaves" di Coe, intitolato "Some Other Autumn". Entrambi i musicisti spingono e tirano le note melodie per adattarsi al momento, pur mantenendo una completa sinergia l'una con l'altra, con voci di accordi alla Bill Tatum di Horler e sinuosi interludi lirici che fanno da base alle improvvisazioni clamorose e cadenzate di Coe. Coe lo racconta come una delle sue migliori esibizioni, che non sarebbe stata possibile senza un partner che è uno dei migliori pianisti jazz del mondo. Il rispetto di Horler nei confronti di Coe è il medesimo. La loro fiducia reciproca risulta veritiera in questa performance dal vivo "Dancing in the Dark", che viene finalmente pubblicata su LP, CD e in digitale.