- FUORI DALLA STANZA SEGRETA - L'orologio del tempo si è rotto ed è sempre notte per il piccolo Ryu, mentre vaga nella grande periferia industriale. Sono molte le cose che non riesce a ricordare e forse per questo ignora cosa ci faccia tutto solo in una terra decaduta, abbandonato non solo dai suoi simili ma anche dal moto ininterrotto della natura. In una scacchiera di strade e grandi costruzioni di ferro, non c'è una direzione da prendere né tanto meno uno scopo da inseguire ma, unico punto di riferimento (e forse miraggio), restano le luci arcobaleno della città di Libra che dall'altro capo del deserto infondono in lui ancora speranza. In un presente schiacciato da grandi nuvole nere il tempo scorre, o forse no, visto che il corpo del piccolo Ryu non cresce e, sebbene il suo cervello sia paragonabile a quello di un adulto, le gambe restano deboli e le mani sono sin troppo piccole per compiere un'impresa qualunque. Eppure qualcosa accade, entro il confine che separa due mondi paralleli. Si apre uno spiraglio nel cielo, stelle e pianeti appaiono per la prima volta nella terra abbandonata. Figure minacciose vengono mandate a porre fine a tali cambiamenti ma, se ancora non sono riuscite a prevalere, ciò significa che il bambino ha la forza di continuare il suo percorso, spinto e attirato chissà da quale desiderio e illusione (forse l'ombra di una ragazzina apparsa nella notte?). - DANIEL - Povero Daniel! Deve essere una maledizione quella che l'ha colpito in età adolescenziale. Già, proprio così! Dai quattordici anni in poi tutto è andato a rotoli, e il sogno di una vita felice, in linea con la media nazionale, ancora si fa attendere. Ha quasi quarant'anni e siccome nessuno lo scambia per un uomo fatto e finito, viene da chiedersi per quanto ancora sarà apostrofato con l'epiteto di ragazzo. Vive in un piccolo condominio, non può permettersi una macchina nuova in quanto il lavoro non è commisurato alle sue doti di informatico-statistico. E se ciò non bastasse a dare un'idea della sua situazione... non è mai stato caruccio, nemmeno quando era un bebè di belle speranze. Per questo le ragazze hanno tutt'ora il brutto vizio di tenerlo a debita distanza. Ad esempio, la colombiana del secondo piano, la bella Odalys che fa squillare il cellulare a comando ogni volta che lo incrocia sulle scale (seducente strega dai poteri occulti!). Per non parlare di quello che gli ha fatto la Silvia, il suo grande amore della prima superiore. Ecco! Ci siamo! Finalmente siamo giunti al punto! La prima superiore... Daniel sa bene che, se vuole dare una svolta alla propria vita, è necessario prendere la macchina del tempo e ripartire da lì, ovvero da quando il nemico giurato, la sua nemesi, ha fatto di tutto per rovinargli l'esistenza. «Maledetto Duccio! Canaglia d'una canaglia!...» ansima rigirandosi nel letto, in preda all'incubo che da sempre lo tormenta «... a te va tutto bene: prendi buoni voti, esci pomeriggio e sera con i tuoi amici, sei pieno di ragazze e piace pure alle maestre (ingordo!). Ma come fai? E posso chiederti a che età è stato firmato il patto con il diavolo? No, fermo, lasciami stare! Non ho detto niente! Non volevo offendere te o la tua religione; ho forse nominato invano il tuo unico Dio? «Sì, Duccio, prendimi pure in giro, dammi gli schiaffi sul collo, schiacciami il mignolo nello spazio esiguo che sta tra i due banchi. Fai quello che vuoi, tanto io non ho la forza di reagire. Ti osservo, e nel frattempo cerco di capire dove risiede la tua forza. La simpatia? Una bellezza indecifrabile? Un'autostima smisurata? Forse, può essere... o forse no. C'è qualcosa di più, ne sono certo, e ti confesso che a tutti i costi voglio rubare il tuo segreto. Per quale motivo? Perché un giorno sarò come te, caro Duccio, e a quel punto le nostre strade potranno incrociarsi di nuovo».
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