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Recensioni La danza degli inganni. Shadowdance. Vol. 1

Recensioni: 4/5
Thren Felhorn, mastro della Gilda del Ragno, è un assassino spietato, il capo indiscusso delle Gilde dei Ladri. Tutti lo temono. Persino il re Edwin Vaelor, giovane e inetto; persino il Triumvirato, l'alleanza delle tre famiglie aristocratiche più potenti dell'intera terra del Drezel, da anni impegnate in una guerra senza quartiere con i ladri che attentano alle loro ricchezze. Ora, però, Thren ha un piano per porre fine alle ostilità una volta per tutte: vuole colpire i suoi nemici durante la grande festa del Kensgold, quando i tre patriarchi si riuniscono per festeggiare e ostentare sfarzo e potere. Anche Aaron teme Thren, e non oserebbe mai ribellarsi a lui. È il suo unico erede, il figlio che dovrà prendere il suo posto al vertice della Gilda. A otto anni Aaron ha ucciso per la prima volta, ha accoltellato il suo stesso fratello maggiore. Ora che ne ha tredici, però, il pensiero di vivere nella violenza e nell'assassinio lo disgusta. Può contare su due soli alleati: Kayla, la giovane ladra che gli ha salvato la vita, diventando così il braccio destro di Thren, e Robert Haern, l'anziano ex tutore di corte e suo precettore, che vorrebbe per il ragazzo una sorte diversa da quella che il padre gli impone. Intanto, mentre i preparativi per il Kensgold si fanno incandescenti, il patriarca Maynard Gemcroft cerca di sopravvivere ai complotti della famiglia rivale dei Kull, cui sua figlia Alyssa si è incautamente legata.)
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