Marisha Pessl torna alla narrativa per giovani adulti con un romanzo brillante e oscuro, dove gioco, realtà e follia si intrecciano fino a diventare indistinguibili. Al centro della storia c’è Arcadia “Dia” Gannon, un’adolescente che vive una vita apparentemente normale: scuola, lavori in famiglia, e soprattutto una passione viscerale per i giochi da tavolo. Ma questa non è una passione qualunque: Dia è devota ai capolavori creati dalla leggendaria Louisiana Veda, fondatrice della misteriosa casa di produzione Darkly. Una donna visionaria, geniale, enigmatica… e morta in circostanze che nessuno ha mai davvero chiarito. Da quel momento i suoi giochi sono diventati reliquie preziose, oggetti di culto battuti all’asta per cifre inimmaginabili. Fin qui tutto lineare. Poi arriva la svolta. Dia viene selezionata per un prestigiosissimo stage alla Darkly, insieme ad altri sei ragazzi provenienti da ogni parte del mondo. Sembrerebbe il sogno di una vita, se non fosse che una volta varcata la soglia dello stabile, i giochi non sono più semplici oggetti: sono ecosistemi viventi, dimensioni in cui la logica si piega sotto il peso dell’immaginazione di Louisiana Veda. È qui che il romanzo mostra tutta la sua forza: i ragazzi non partecipano ai giochi… ne diventano le pedine. Le prove da superare sono costruite come livelli narrativi annidati l’uno nell’altro, ognuno più strano, affascinante e inquietante del precedente. Nulla è casuale: ogni simbolo, ogni indizio, ogni dettaglio sembra poter svelare o nascondere una verità più grande. E la posta in gioco aumenta a ogni passo, perché mentre la Darkly rivela il suo cuore pulsante, la linea tra realtà e finzione si assottiglia fino quasi a svanire. Continua sul blog...
