Interessanti osservazioni sul sistema giudiziario nell'Europa del settecento, in pieno periodo illuminista. Fondamentali e necessarie le note presenti nella maggior parte delle pagine in quanto la scrittura è in un italiano complicato e farraginoso e non di immediata comprensione. Avrei preferito leggere un saggio su quest'opera piuttosto che l'originale, mi avrebbe aiutato alla comprensione.
Dei delitti e delle pene
La giustizia è il vincolo necessario a tenere insieme una società e tutte le pene che oltrepassano questo vincolo sono, per loro stessa natura, ingiuste. È questo principio semplice e rivoluzionario ad animare il più celebre trattato dell'Illuminismo italiano: pagine che tuonano contro la pena di morte, la tortura, l'oscurità delle leggi, la confusione tra reati e peccati. Pubblicato per la prima volta nel 1764, nelle intenzioni di Beccaria questo scritto avrebbe dovuto dare inizio a una nuova era, sciogliendo una volta per sempre il diritto dalla violenza, la legge dall'arbitrio, la giustizia dal privilegio. Prefazione di Angelo d'Orsi.
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Anno edizione:2014
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Paolo 21 aprile 2023Poco comrensibile
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