Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (1789)
Il 26 agosto 1789 è una grande data della storia costituzionale. A Parigi, i rappresentanti del popolo francese, costituiti in Assemblea Nazionale, votano e approvano la Déclaration des droits de l'Homme et du Citoyen.
Una data e un testo che segnano la fine di un'epoca e l'inizio di un'altra, e rappresentano una svolta nella storia del genere umano. Se collocata nel suo contesto storico, la Dichiarazione rivela lo spirito d'una lotta generalizzata contro l'ordinamento giuridico, sociale e politico, fondato sul principio dei privilegi corporativi. Ma l'importanza e la grandezza della Dichiarazione è quella di essere, e di andare, oltre lo spirito del tempo. Non solo testo che dichiara i diritti per la Rivoluzione francese, ma documento che si proietta nel futuro e per il futuro dei diritti dell'umanità. Quei diritti che vengono dichiarati rappresentano ancora oggi le radici dei diritti fondamentali dell'uomo: una grande conquista di civiltà giuridica e politica per la Francia di allora, ma soprattutto per la storia umana. - (Dall'Introduzione di Tommaso Edoardo Frosini)
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Anno edizione:2008
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In commercio dal:23 giugno 2008
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