Dieci racconti per me posson bastare

Dieci racconti (più due in appendice). Una molteplicità di trame molto diverse tra loro, connesse ai temi da trattare prestabiliti dai vari concorsi letterari. L’autore sembra aver trovato stimolo alla sua creatività proprio nelle limitazioni imposte dai bandi di concorso: un soggetto specifico da sviluppare; un numero massimo di battute a disposizione. Con queste premesse ogni racconto si pone inizialmente per l’autore come una sorta di enigma letterario, da risolvere rispettando regole stringenti e certamente la sua formazione di architetto l’ha aiutato ad affrontare questi processi d’ideazione e composizione narrativa, di fatto simili a quelli della composizione architettonica quando quest’ultima, come spesso accade, si confronta con i limiti imposti dall’intorno. Ne scaturiscono storie intriganti, brevissime o più estese, struggenti o ironiche, tutte accomunate dalla cura espressiva, da una compattezza della narrazione, da una progressione emotiva delle trame, sempre con finali originali in grado di sorprendere il lettore. Devono essersene resi conto anche i giurati dei vari concorsi letterari, che hanno apprezzato i testi con diversi riconoscimenti.