Questo libriccino contiene due racconti di Agota Kristof, autrice che con la Trilogia della città di K. mi aveva ammaliato. In questo caso, complice l'ermetismo del primo racconto e la brevità di entrambi, sono rimasto leggermente deluso. Il primo non è facile da capire, è onirico e volutamente criptico. Il secondo racconto invece è decisamente più fruibile grazie all'impostazione quasi teatrale e alla freschezza e naturalezza dei dialoghi. Nel complesso non mi sento di consigliare questa raccolta di racconti. La brevità di entrambi e la poca comprensibilità del primo inficiano la mia valutazione complessiva.
Dove sei Mathias?
In questi due racconti ritornano le ossessioni di Agota Kristof: l'infanzia e la sua terrificante lungimiranza, la disperazione assoluta nei confronti della vita, l'inganno delle parole, la diluizione del tempo, ma anche lo humour e il sogno. Sandor, l'eroe del primo racconto, conduce in quel labirinto d'incertezze che i lettori di Agota Kristof conoscono bene. Lina, l'eroina del secondo racconto - in forma di dialogo - sorprende invece per la sua incantevole leggerezza: è una ragazzina innamorata come da adulta non potrà più esserlo.
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Anno edizione:2024
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