Down in Heaven

Hanno esordito con “Sunken” nel 2013 e bissato con “Wild Onion” nel 2015; la band nel frattempo è diventata un quintetto: accanto al frontman Cadien Lake James, al chitarrista Clay Frankel, al bassista Jack Dolan e al batterista Connor Brodner si è aggiunto il tastierista Colin Croom.
Il sound non è comunque cambiato e i TWIN PEAKS si confermano alfieri di un sixties garage rock condito dal loro spirito innovativo che li ha portati ad essere paragonati a artisti odierni come Black Lips, Tame Impala, Pixies e Replacements.
Nel 2015 hanno attraversato gli States in lungo e in largo portando in giro il loro energico rock’n’roll e da queste basi è nato il terzo album, pensato allo stesso modo dei precedenti, ovvero con entusiasmo, autenticità e passione; e con un bel po’ d’esperienza in più: la stessa band che ha prodotto il sudicio “Sunken” e l’anthemico “Wild Onion, ora swinga con groove in “Down In Heaven”.
I TWIN PEAKS hanno inoltre suonato nei più importanti festival americani ed europei allargando la fan-base e la loro presenza ad eventi come Pitchfork, Lollapalooza, Reading & Leeds e Roskilde non è passata inosservata.In mezzo a questa intensa attività concertistica la band ha registrato il nuovo album la scorsa estate in un piccolo home-studio del Western Massachusetts, co-producendo le canzoni con il loro abituale collaboratore R. Andrew Humphrey e affidando il missaggio a John Agnello (Dinosaur Jr., Kurt Vile, Sonic Youth, Bruce Springsteen…).
Il nuovo album ha un sound grezzo ed asciutto e allo stesso tempo un filo più complesso e ricercato forse a testimonianza della nuova maturità del quintetto che sicuramente gudagnerà nuovi fan.
Il chitarrista Clay Frankel ha dichiarato, “Non so ancora che tipo di band siamo, siamo in continua evoluzione e cambiamo di anno in anno”.