Drammaturgie dello sguardo. Studi di iconografia dello spettacolo
Cosa unisce Mina Mazzini e Yvette Guilbert, Lucio Ridenti e Leo de Berardinis, Aby Warburg e Terayama Shuji a tutti gli altri artisti teatrali di cui si parla in questo libro, come Anna Pavlova, Eleonora Duse e Romeo Castellucci? Non c'è un motivo unico ma molti richiami interni, fili e tracce di un racconto ininterrotto che attraversa cronologicamente tempi, fatti e oggetti differenti, seppur riconducibili a un medesimo ambito che è quello del teatro o, più ampiamente, dello spettacolo. Attraverso re-visioni poco ortodosse di fenomeni anche molto noti, i dieci studi qui proposti cercano nuove modalità di approcciare il documento figurativo quale fonte per la storia del teatro, dove l'iconografia è praticata in primo luogo come un "sentimento" verso l'immagine, una "cultura" del visivo che concili scienza, metodo e immaginazione.
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Anno edizione:2020
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In commercio dal:20 maggio 2020
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