In questo appassionante thriller di Brian Freeman non c'è l'investigatore Jonathan Stride ma un nuovo poliziotto venuto dalla Florida fino al gelido Wisconsin, Cab Bolton. E' lui che si addentra nelle reticenze della comunità in cui vive da pochi mesi un professore di inglese accusato dell'omicidio di una studentessa. In questo scenario, il filo conduttore è dato dall'azione di due uomini, un sospettato e un investigatore, entrambi venuti da fuori, mal tollerati dagli abitanti del posto che hanno scelto un forestiero come capro espiatorio. E' un romanzo noir con una grossa componente di approfondimento psicologico, con personaggi interessanti e ben sviluppati, e con le ultime centocinquanta pagine a rotta di collo, che non lasciano tregua al lettore fino alla parola "fine".
Il dubbio
Il male conosce i nostri punti deboli, sa come e quando abbasseremo la guardia, cosa ci porterà dritti nella rete. Per Mark Bradley, quella passeggiata notturna in riva al mare era un modo per schiarirsi le idee, per distrarsi dai pensieri che da un anno a questa parte gli tolgono il sonno. Da quando, cioè, l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una studentessa minorenne gli è costata la cattedra di inglese. Nonostante l'assoluzione, quella calunnia gli è rimasta addosso come un marchio a fuoco sulla pelle, e il sospetto lo segue come un'ombra, rendendo lui e la moglie degli emarginati nella piccola comunità del Wisconsin in cui si sono da poco trasferiti. Ora, su quella spiaggia, l'incubo ritorna con le sembianze di un'altra adolescente: ubriaca e provocante, decisa a scherzare con il fuoco. In realtà, ha soprattutto bisogno di aiuto, ma Bradley sa che deve pensare prima a se stesso. Il giorno dopo, quando la ragazza viene ritrovata priva di vita in riva al mare, un testimone sostiene di avere visto l'uomo insieme a lei la notte precedente. E l'intera città è pronta ad accusarlo di nuovo. Questa volta, di omicidio. L'unico alleato di Bradley sarà, paradossalmente, il detective incaricato delle indagini: Cab Bolton. Anche lui, che viene dalla California, sa cosa vuol dire essere un outsider. Solo lui avrà il coraggio di scavare nella rete di omertà e segreti che unisce gli abitanti della città, dove c'è chi è disposto a tutto pur di occultare una verità atroce.
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Anno edizione:2012
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"Il dubbio" è un thriller che conferma Freeman come un autore di romanzi che si leggono dall'inizio alla fine, senza sosta e senza respiro. Egli riesce a intrecciare le storie dei vari personaggi in maniera talmente magistrale da divenire la sua peculiarità; questo anche perchè nessun personaggio è fuori dalla storia oppure solo secondario, ma tutti hanno un loro perché. Lo stile di scrittura Freeman è superbo ed egli, secondo me, non sbaglia nemmeno una frase; i dialoghi poi, sono davvero appropriati e realistici.
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