Considerato con Victor Hugo una delle figure di spicco del teatro romantico francese, Alexandre Dumas è stato un drammaturgo e romanziere di successo, e di cui parliamo spesso. I due "delitti celebri" raccolti in questo bel volume di Edizioni Spartaco sono quelli di Giovanna di Napoli (1343-1382) di Dumas e di Nisida (1825) di Pier Angelo Fiorentino. Le due suddette cronache rappresentano una "selezione napoletana" dei diciotto Crimes célèbres in cui lo scrittore francese ricostruiva fatti realmente accaduti trasportandoli nel mondo della narrativa. Se il punto di partenza dei "Delitti celebri" è quello del naturalismo letterario per cui la ricostruzione si basa su veri documenti del tempo raccontato, si arriva a tracciare un ritratto complessivo che va ad accomunare periodi apparentemente distanti: la tesi di fondo è che oppressioni e disuguaglianze sociali, nel tempo e nello spazio, rappresentano l'autentica scaturigine dei grandi crimini. L'azione viene descritta in terza persona, e sebbene i dialoghi siano molto rari, la forma è quella del romanzo più che del reportage. Nonostante ciò è possibile scorgere il giudizio del giornalista: un biasimo per l'arroganza del potere, che corrompe i rapporti più naturali e impedisce l'autenticità di ogni sentimento. Come premesso, la colpa non è quasi mai soltanto del singolo individuo che è stato 'esecutore materiale, ma della società squilibrata che ne è stata mandante. Ieri, oggi e domani...
Due delitti celebri. Giovanna di napoli e Nisida
Tra il 1839 e il 1840, Dumas, già affermato e prolifico autore teatrale, si cimenta con alcune ricostruzioni di fatti realmente accaduti. Giovanna di Napoli e Nisida sono due dei diciotto Crimes célèbres a cui lo scrittore francese dedicò la sua attenzione. Dumas muove dalla mera cronaca per trasformarla, con penna magistrale, in narrativa: "Tutto ciò che è fatto bruto - scrive Montesano nella sua introduzione - si dilegua, e la letteratura si sostituisce alla Storia". Nelle vicende della regina Giovanna e dell'assassinio di suo marito Andrea d'Ungheria, e nella tragica disavventura della giovane Nisida e di suo fratello Gabriele, che pagherà con la vita l'aver voluto difendere l'onore della sorella dal bieco tentativo di seduzione perpetrato da un principe mascalzone, è anche possibile cogliere i giudizi di Dumas: un biasimo per l'arroganza del potere, che schiaccia e impedisce ogni sentimento autentico e corrompe persino i rapporti più naturali.
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Anno edizione:2008
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Libri Senza Gloria - blog pop nerd 03 maggio 2024Dove è nato il True Crime
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