L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 1992
Anno edizione: 2021
Promo attive (0)
Due anziane e devote «zittelle», Lilla e Nena, sprofondate nella più tetra e «muffosa» provincia italiana, prigioniere di un’esistenza sulla quale sembra essersi depositata «un’impalpabile polverina grigia»; una vecchia madre paralizzata ma implacabilmente autoritaria, che comunica solo percuotendosi il petto; una beffarda e turbolenta scimmia, Tombo, unico «maschio di casa», anche se «debitamente castrato»; e sullo sfondo «un’annosetta fantesca», Bellonia, assolutamente simile alle padrone. Ci sono tutti i presupposti per un bonario e ironico bozzetto, per una vecchia stampa provinciale di sapore palazzeschiano. Ma cosa succede se, appena liberate dall’incubo della dispotica madre, le due «zittelle» (e già la grafia, che gioca sul falso etimo «zitta», lascia presagire i biliosi intenti dell’autore) scoprono che di notte Tombo inscena sfrenati e blasfemi cerimoniali nella cappella dell’attiguo monastero? E se, a giudicare dell’operato della scimmia, vengono chiamati due religiosi, monsignor Tostini, appartenente alla più «declamatoria e retriva genia» degli uomini di fede, e il giovane padre Alessio, veemente e appassionato seguace di un Dio estraneo alle «complicate partite di dare ed avere» degli uomini? Succede che i due si scontrano senza esclusione di colpi e che il fortunato lettore può assistere alla più incredibile e fulminante delle dispute teologiche. Ma anche che il tranquillo bozzetto lascia improvvisamente posto al più oltraggioso sarcasmo, alla più acre irriverenza di quello che Landolfi ha sempre considerato «il mio miglior racconto» e Montale definì, nel risvolto della prima edizione, uno dei «maggiori “incubi” psicologici e morali della moderna letteratura europea».
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Di questo breve romanzo (o racconto lungo) di Landolfi io non dirò nulla. Lascerò parlare, invece, Eugenio Montale, che è di sicuro cosa certamente migliore. Riporto infatti la sua breve presentazione dell'opera di cui alla prima edizione uscita per la casa editrice Bompiani nel gennaio del 1946. Eccola qui: "In questo piccolo libro che ha tutt'insieme della stampa dell'Ottocento e del racconto straordinario, dell'operetta filosofica e del grottesco hoffmanniano, il Landolfi imposta un sottile problema di casistica morale intorno al presunto sacrilegio di una scimmia. La vicenda prende le mosse in modo assai pacato, tratteggiando le figure di due tipiche vies encloses, le due sorelle amiche e custodi dell'audace Tombo, unico maschio della famiglia e padrone e tiranno della casa. Poi la scoperta del sacrilegio, l'appostamento notturno, l'inchiesta, la sorpresa in flagrante del crimine, il processo intentato al "colpevole" e la macchinosa e feroce esecuzione capitale dello sciagurato lemure portano "Le due zittelle" a un climax narrativo che ha pochi esempi nella letteratura contemporanea. Le pagine del processo a Tombo, le due opposte tesi di padre Alessio e di Monsignor Tostini (la difesa e l'accusa), formano la grande scena madre del racconto, quella destinata a destare le maggiori discussioni. Ma nessuno vorrà negare che per varietà di toni, nerbo e scioltezza di plessi stilistici e travolgente phatos intellettuale il libro del Landolfi esca dai facili schemi del genere narrativo e si ponga sul piano dell'arte più ardua, su quello dei maggiori "incubi" psicologici e morali della moderna letteratura europea". Che altro dire? A questo punto più nulla. Ogni volta che ho letto Landolfi, ho trovato sempre genialità, originalità e sorpresa. A dispetto di tutti quelli che non lo amano per il suo linguaggio scelto, forse pure un tantino macchinoso, direi, io invece lo adoro. E mi sa che lo adorava pure Montale. Indi, leggete Landolfi, non ve ne pentirete!!!
La trama insolita, la ricchissima lingua utilizzata e le questioni teologiche sollevate hanno un fascino irresistibile.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore