Duke Ellingon Meets Coleman Hawkins - Vinile LP di Duke Ellington,Coleman Hawkins
Duke Ellingon Meets Coleman Hawkins - Vinile LP di Duke Ellington,Coleman Hawkins - 2
Duke Ellingon Meets Coleman Hawkins - Vinile LP di Duke Ellington,Coleman Hawkins
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Duke Ellingon Meets Coleman Hawkins
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Descrizione


Utilizzando la crème dei tecnici del suono e l’ineguagliabile qualità della produzione affidata alla Quality Record Pressings, la nuova serie Acoustic Sounds è masterizzata a partire dai nastri originali, stampata su vinile da 180 grammi e confezionata in copertine gatefold (“a libro”) ad alta qualità, curate dalla Stoughton Printing Co., dove – come si usava nei dischi dell’epoca – il foglio di carta stampato è applicato sul cartone (e quindi non è quest’ultimo ad essere inchiostrato direttamente). Il tutto sotto la supervisione di Chad Kassem, CEO di Acoustic Sounds, la società più affermata nel campo delle pubblicazioni per audiofili. Pubblicazione selezionate dallo straordinario catalogo Verve/UMe. Per iniziare, la serie si concentrerà su alcuni degli album di maggiore successo degli anni ’50/’60: questa volta tocca ad un altro incontro al vertice: quell’unica occasione in cui Duke Ellington (alla testa di un ensemble di solisti della sua orchestra) incontrava il “padre del sassofono jazz” Coleman Hawkins. Memorabile.
Già dagli anni ’20 Duke Ellington e Coleman Hawkins stavano scrivendo la storia del jazz: il primo come grande compositore, direttore di un’orchestra che arriverà a quasi mezzo secolo di attività; il secondo come autentico inventore del sassofono come strumento (e quale strumento!) del jazz. Entrambi, quando si incontrarono in studio per l’unica seduta di registrazione insieme (nell’agosto del 1962) stavano dimostrando una vitalità creativa inesauribile, restando sé stessi pur aggiornando l’idioma (Hawkins aveva da poco inciso insieme con John Coltrane e Thelonious Monk, Ellington percorreva il globo con un’orchestra ancora una volta straordinaria). All’appuntamento il grande bandleader ‘giocava in casa’, avendo portato con sé alcuni fra gli assi della sua orchestra di quei giorni: Ray Nance che si divideva tra cornetta e violino, il trombonista Lawrence Brown, il grande Johnny Hodges (ovviamente al sax contralto), e l’amico Harry Carney (altrettanto ovviamente al sax baritono). E anche la sezione ritmica (Aaron Bell al contrabbasso e Sam Woodyard alla batteria) era di ‘casa Ellington’… ma la forte, fortissima personalità del gigante del sax tenore garantì uno strepitoso risultato: Hawkins letteralmente si impose, giganteggiando e mostrandosi un vulcano di idee. Disco imperdibile, definito ai tempi dal New York Times “Uno dei più grandi album di Ellington, uno dei più grandi album di Coleman Hawkins, uno dei più grandi album degli anni ’60.”

Dettagli

13 maggio 2022
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Conosci l'autore

Foto di Duke Ellington

Duke Ellington

1899, Washington

Propr. Edward Kennedy Ellington. Pianista, compositore, direttore d'orchestra e arrangiatore statunitense di jazz. Nel 1923 costituì il complesso degli Washingtonians, che risentiva di influenze ragtime e New Orleans. Nel '26 rinnovò e ampliò l'orchestra creando, con composizioni originali, un nuovo linguaggio basato sul perfetto equilibrio strutturale tra discorso orchestrale e improvvisazione solistica. Già nei primi lavori, caratterizzati dai caldi e aggressivi timbri dello stile «jungle» (in cui emergono la tromba e il trombone con sordina, rispettivamente di Bubber Miley e Joe Tricky Sam Nanton), si delinea il gusto tipico della cultura nero-americana, che permane anche negli influssi colti occidentali, soprattutto impressionistici, degli anni '30. Nel decennio successivo (cui appartiene...

Foto di Coleman Hawkins

Coleman Hawkins

1904, Saint Joseph, Missouri

Tenorsassofonista statunitense di jazz. Nel corso del suo soggiorno, dal '23 al '34, nell'orchestra di Fletcher Henderson, dove utilizzò talora anche il sax basso, elaborò un nuovo stile fluido e legato (di contro a quello staccato precedente), imitativo della tromba; perciò è stato considerato il «padre» dello strumento nel jazz. Caratteristico il suo linguaggio ricco di sottile vibrato, ornamentale (Body and Soul, 1939). Verso la metà degli anni '40 si mostrò sensibile ai nuovi fermenti musicali del bop, circondandosi di giovani musicisti, come Thelonious Monk, e registrando verso la fine del '49 il primo esempio di sassofono non accompagnato (Picasso). Suonò poi anche con Max Roach e Sonny Rollins.

Brani

Disco 1

Play Pausa
1 Limbo Jazz
Play Pausa
2 Mood Indigo
3 Ray Charles' Place
4 Wanderlust
5 You Dirty Dog
Play Pausa
6 Self Portrait (Of The Bean)
7 The Jeep Is Jumpin'
8 The Ricitic
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