Scrittore colombiano.
Considerato da molti uno fra i massimi maestri della letteratura ispanoamericana, ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui in Italia il Premio Médicis nel 1989 e il Premio Nonino nel 1991.
Il padre, Santiago Mutis Dávila era un diplomatico, e il suo incarico lo portò a trasferirsi in Belgio nel 1925 insieme alla famiglia.
Álvaro trascorse quindi i suoi primi anni di vita a Bruxelles, dall'età di due anni fino alla scomparsa del padre, che avvenne quando il bimbo aveva nove anni.
Fece ritorno in Colombia, ma gli sarebbero per sempre rimasti impressi i viaggi dell'infanzia, dall'Europa alla Colombia, compiuti soprattutto su nave.
La sua narrativa abbonda di riferimenti al tema del viaggio, e la la fascinazione subita dal mare è un filo conduttore che non verrà mai meno.
Iniziati gli studi presso i Gesuiti di San Michele, a Bruxelles, ben presto li interrompe. Rientrato in patria, non finirà il liceo.
Interrogato in merito alla questione, affermerà che la sua incessante lettura dei libri di storia, di letteratura e di viaggi non avrebbe tollerato la perdita di tempo rappresentata dallo studio.
Si sposa con Mireya Durán a diciannove anni.
Avranno tre figli.
Parallelamente allo svolgimento di molti lavori, avvia un'attività di scrittore.
I primi libri vengono pubblicati in Colombia e s'intitolano "La baldanza" (1948) e "Gli elementi del disastro" (1953).
Nel 1954 sposa in seconde nozze María Luz Montané Zañartu, dalla quale avrà un'altra figlia.
La possibilità concreta di essere arrestato nel 1956, in seguito ad una querela per peculato, ripara in Messico.
Nel 1959 venne comunque imprigionato nel carcere di Lecumberri, dove trascorrerà più di un anno.
Durante la detenzione scriverà i racconti cosiddetti "Cuentos de Lecumberri", e intitolati "Saraya", "L'ultimo viso", "Prima che canti il gallo" e "La morte dello stratega".
Nel 1966 contrae il suo terzo matrimonio con Carmen Miracle Feliú, e s'improvvisa agente per l'America Latina di diversi produttori (sarà direttore vendite della Twentieth Century Fox e della Columbia Pictures).
Senza rinunciare alla sua passione per i viaggi, rimane legato all'industria del cinema fino al 1988.
Il cosiddetto "Ciclo di Maqroll il gabbiere" comprende i romanzi "La neve dell' Ammiraglio", "Ilona arriva con la pioggia", "Un bel morir", "Abdul Bashur, sognatore di navi".
"Amirbar", "Trittico di mare e di terra" sono altri titoli di una produzione ricca e che ha conosciuto un crescente successo presso gli ammiratori della narrativa di viaggio di qualità.