(Essen 1940) scrittrice tedesca. Conquista la critica con il suo primo romanzo La Signora Mühlenbeck (Frau Mühlenbeck im Gehäus, 1980, nt), l’intreccio della biografia di due donne raccontato con uno sguardo d’impeccabile precisione. Nei romanzi successivi della K., la prosa è quasi sempre priva di azione e corrisponde, anche nei tocchi lirici, al proprio contenuto, espresso nei concetti del vuoto, del silenzio, della solitudine e della passione (L’arciere a cavallo, Berittener Bogenschütze, 1986, nt; Il fazzoletto, Das Taschentuch, 1994, nt; la raccolta di racconti Schnurrer (Schnurrer, 1992, nt). Sulle tracce della pittura di Ensor e della filosofia di Nietzsche, della musica e dell’eros, nel romanzo La voglia di musica e montagna (Verlangen nach Musik und Gebirge, 2004, nt) K. rappresenta il girotondo di relazioni di un gruppo di vacanzieri in una località balneare. In I trucchi della diva (Die Tricks der Diva, 2004, nt) e Melanie, Marta e Gertrude (Frau Melanie, Frau Martha und Frau Gertrud, 2005, nt) torna in primo piano la ricerca, talvolta anche bizzarra, dell’identità femminile.