(Plainesti, Moldavia, 1858 - Bucarest 1922) scrittore e uomo politico romeno. Fu per quindici anni segretario della legazione romena a Roma; dopo la prima guerra mondiale, venne eletto deputato e presidente della camera. Studioso di letteratura italiana, ammiratore di Leopardi e Carducci, compose poesie di gusto parnassiano, ispirate per lo più ai miti e alla storia dei greci e dei latini (Altri orizzonti, 1894; Inni pagani, 1897; Poesie nuove, 1899). Autore anche di opere teatrali e di novelle, è soprattutto ricordato per il ciclo romanzesco in cinque parti Storia dei Comanesteni (1894-1910), vigorosa descrizione della decadenza dei boiari e della conseguente rivolta dei contadini, con rievocazioni suggestive delle antiche tradizioni rurali.