(Humulésti, Moldavia, 1839 - Iasi 1889) scrittore romeno. Appartenente a una famiglia della piccola borghesia rurale, intraprese la carriera ecclesiastica, che tuttavia abbandonò nel 1871 per dedicarsi all’insegnamento. Tra il 1875 e il 1883 pubblicò sulla prestigiosa rivista «Convorbiri literare» (Conversazioni letterarie) quindici sue fiabe, notevoli per il delicato equilibrio tra un intento di documentazione folclorica e una spontanea vocazione narrativa. In questa stessa direzione, giovandosi di sottili capacità d’osservatore e di una lingua vivacissima e maliziosa, diede successivamente i Ricordi d’infanzia (1881-92): opera fortunatissima per la spontaneità autobiografica e per il calore umano con cui vi viene ricostruita la crisi della vecchia società contadina balcanica.