(Zabolotov, Bucovina, 1905 - Parigi 1984) scrittore austriaco di origine ebraica. Figlio di un rabbino, S. si trasferì nel 1916 con i genitori a Vienna, dove divenne discepolo e collaboratore dello psicoanalista A. Adler. Esercitò poi a Berlino la professione di psicologo. Tornato nel 1933 in Austria, dopo l’Anschluss emigrò in Francia e in Svizzera. Il suo passato di militante comunista deluso, come Koestler e Silone, dallo stalinismo (dal «dio che ha tradito») gli ispirò la grandiosa trilogia Come una lacrima nell’oceano (Wie eine Träne im Ozean, 1961, nt), costituita da Il roveto in cenere (Der verbrannte Dornbusch), Più profondo dell’abisso (Tiefer als der Abgrund, nt), La baia perduta (Die verlorene Bucht, nt). In essa S. ripercorre i drammatici conflitti che molti rivoluzionari, rimasti senza appartenenza ideologica, dovettero affrontare tra le due guerre. Di notevole interesse storico sono gli scritti autobiografici raccolti in Tutto il passato (All das Vergangene, 1974-77, nt). Importanti, tra i numerosi volumi di saggi, la raccolta Churban (1979, nt), sull’Ostjudentum e la letteratura jiddish, e Solo un ponte tra ieri e domani (Nur eine Brücke zwischen gestern und morgen, 1980, nt).