(Berlino 1892 - Avegno, Canton Ticino, 1955) narratore tedesco. La sua vita movimentata (fece molti mestieri, fu marinaio nella guerra del ’14-18, editore a Berlino, visse nel 1933 a Parigi e dal ’34 al ’45 a Mosca, per tornare nel dopoguerra a Berlino Est, e stabilirsi definitivamente in Svizzera due anni dopo) si rispecchia nei romanzi, vicini alla Nuova oggettività. Gli anni della grande guerra sono rappresentati in I «negri» del Kaiser (Des Kaisers Kulis, 1929), intenso quadro del sistema oppressivo che dominava nella marina imperiale. Il Kaiser se ne andò, i generali rimasero (Der Kaiser ging, die Generäle blieben, 1932) è l’amaro resoconto del fallimento della repubblica di Weimar. La tecnica del reportage storico conferisce ai suoi romanzi Stalingrado (Stalingrad, 1945), Mosca (Moskau, 1952) e Berlino (Berlin, 1954) una dimensione collettiva che trascende il realismo tradizionale.