(Amsterdam 1921 - Utrecht 1995) scrittore olandese. Considerato uno dei più importanti autori contemporanei del suo paese, suscitò un acceso dibattito ideologico ed estetico con i suoi romanzi e racconti improntati a un profondo pessimismo esistenziale e caratterizzati da forti accenti polemici contro convenzioni religiose e sociali. Fra i suoi romanzi, il cui tema di fondo è l’invincibile solitudine dell’uomo nel mondo contemporaneo, dominato dall’irrazionalismo, si ricordano: Le lacrime delle acacie (1949, nt), La casa vuota (1951), Paranoia (1953, nt), La camera scura di Damocle (1958, nt), Un bambino prodigio ossia un total loss (1967, nt), Leoni di legno e leoni d’oro (1979, nt), Au pair (1989, nt), La bottega dell’orologiaio (1990, nt). H. scrisse anche saggi (Lettere cattive di Bijkaart, 1977, nt; La macchina da scrivere sogna stupidaggini, 1989, nt), aforismi (Dinky Toys, 1988, nt) e opere per il teatro (King Kong, 1972, nt; Periander, 1974, nt).