Angela Del Fabbro, pseudonimo di Mauro Coavacich. Nel 2009 Stile Libero pubblica Vi perdono, il libro shock dell’esordiente Angela Del Fabbro, dietro la quale, dichiara la nota biografica, si cela un nome che si preferisce non rivelare. Da subito, l’ipotesi più accreditata è che il libro sia autobiografico, e che lo pseudonimo serva a proteggere la protagonista di una storia simile a quella raccontata nel romanzo: un angelo della morte, una donna che aiuta i moribondi a porre fine alla propria agonia. Eppure l’indizio c’era, sotto gli occhi di tutti, proprio in quel nome: Del Fabbro è la traduzione italiana del cognome croato Covacich.
Ha pubblicato diversi libri di narrativa, tra cui: "Storia di pazzi e di normali" (Theoria 1993, Laterza 2007), "Anomalie" (Mondadori 1998, 2001), "L'amore contro" (Mondadori 2001), "A perdifiato" (Mondadori 2003, Einaudi 2005), "Fiona" (Einaudi 2005), "Trieste sottosopra" (Laterza 2006),"Prima di sparire" (Einaudi 2008), "A nome tuo" (Einaudi, 2011), la cui seconda parte "Vi perdono" era uscita nel 2009, sempre da Einaudi, con l'eteronimo Angela Del Fabbro, "L'esperimento" (Einaudi, 2013).
Collaboratore del Corriere della Sera e di altre testate, Covacich ha inoltre realizzato per la Rai alcuni radio documentari e il radiodramma Safari.
Autore della videoinstallazione "L'umiliazione delle stelle" (Buziol-Einaudi-Magazzino d'Arte Moderna, Roma, 2011).
Nel 2015 pubblica con Bomapiani "La sposa", grazie al quale entra nella cinquina dei finalisti del Premio Strega. Nel 2017 esce per La Nave di Teseo Le città interiori.