(Göteborg 1900 - Alingsås 1941) scrittrice svedese. La sua produzione poetica - Nuvole (1922), Terra nascosta (1924), I focolari (1927) - rispecchia il contrasto fra il retaggio di un’educazione religiosa e il desiderio di abbandonarsi ai sensi e alle passioni. Parte della sua opera è tradotta nella raccolta Poesie (1994). Alla vigilia della seconda guerra mondiale un viaggio nella Russia stalinista le tolse ogni speranza di palingenesi (come testimonia il romanzo Kallocaina, 1940). Morí suicida. La raccolta postuma I sette peccati mortali (1941) rappresenta una sorta di meditazione sul contrasto tra bene e male.