Compositore. Visse a Napoli al servizio della cappella reale, prima come organista, poi come maestro di cappella. Insegnò in vari conservatori napoletani ed ebbe fra gli allievi Jommelli e Piccinni. Compose oltre 70 opere tra serie e comiche, 7 oratori (fra cui La morte di Abele e Sant'Elena al Calvario, ancor oggi eseguiti), musica sacra (famoso un Miserere a otto voci) e strumentale (notevole un Concerto per quattro violini obbligati e basso continuo). Rispettoso, nell'opera seria, delle forme e dei canoni estetici scarlattiani, maestro delle strutture polifoniche, L. eccelse nella creazione di disegni melodici ora vividi e coloriti ora elegiaci, mirabili sempre nella loro espressività lirico-drammatica. Se Demofoonte (1735) e L'Olimpiade (1737) sono le sue opere serie più note e fortunate, vanno ricordate anche le opere buffe, come Amor vuol sofferenza ovvero La finta frascatana (1739, rifatta nel 1744), fra le poche conservate.