Incuriosita dalla copertina, mi sono trovata davanti a questa raccolta di racconti stramba ma accattivante, stranamente piacevole. Nella quarta si cita Fante e forse non del tutto a sproposito, soprattutto se in relazione a Dago Red. Bello il ritmo dato all'opera e la scelta di racconti brevissimi. A tratti mi sono pure emozionata: quando un autore riesce a farmi ridere e allo stesso pensare, riflettere, allora per me ha vinto. Sorpresa tanto inaspettata quanto gradevole.
L'eccezionalità dell'anonimato
Una serie di racconti molto brevi che hanno come protagonista la categoria meno interessante che ci sia: il medio. Chiariamoci: non “l’italiano medio” bensì il “medio vero”, l’appartenente alla maggioranza silenziosa e poco affascinante dell’umanità, un ricettacolo di persone marginali e non indispensabili, senza infamia e senza lode, interessi o curiosità particolari.Nelle varie storie si parla di amore e di Whatsapp, di strambi saggi o vita vissuta, di politica o filosofia, musica e concerti, sesso o innamoramenti (la fase descrittiva da sigla di Xena è terminata, tranquilli), il tutto cercando di dare un tono ironico al racconto o provando a spiazzare il lettore alla fine dello stesso.
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Anno edizione:2017
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