Esperienze temporali. Un'analisi fenomenologica della pluralità dei tempi
Se si vuole definire il tempo in senso negativo, si può dire che esso non è nessun ente, né una pura forma, né un sistema a priori che determina il modo di darsi dei fenomeni. In senso positivo non è impossibile affermare, con Heidegger, che il tempo si temporalizza. Tuttavia, nell'esperienza non si dà un'esperienza del tempo, né tanto meno un tempo: si danno tempi. Perciò, anziché dire "il tempo si temporalizza" sarebbe meno infelice affermare "i tempi si temporalizzano". Piuttosto che cercare di determinare la struttura temporale nella sua generalità, questo saggio intende esplicitare i diversi modi di darsi dei tempi nelle molteplici esperienze: una promessa fatta a un amico apre il tempo in modo assai diverso rispetto al fenomeno dell'invecchiamento del proprio corpo, all'insonnia o al modo in cui conduciamo una conversazione filosofica.
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Anno edizione:2008
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