Estetica senza (s)oggetti. Per una nuova ecologia del percepire
Per smettere di essere antropocentrici occorre una nuova umanità davvero ecologica. Per non essere più antropocentrici, però, non basta depotenziare il soggetto: occorre liberare l’umano dalla tirannia degli oggetti. Infatti, soggetto e oggetto procedono e cadono insieme. Questa liberazione dagli oggetti va compiuta sul piano percettivo. Questo libro propone un cambio di prospettiva per ripensare l’esperienza estetica su base radicalmente processuale e relazionale: estetica senza (s)oggetti, ovvero concepire la realtà come un sistema in cui tutto è relazione – nel senso di un continuo intrecciarsi tra eventi. La scienza contemporanea, la fiosofia relazionale e processuale, il buddhismo convergono oggi nell’affermare che conoscenza ed esperienza non sono su piani distinti: la relatività fisica corrisponde alla relatività delle qualità estetiche. Percepire ha, allora, profonde conseguenze non solo sul significato specifico delle esperienze estetiche, dei giudizi e delle valutazioni, ma sul nostro modo di vivere.
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Anno edizione:2022
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