L'euro e l'Europa che non c'è nella crisi globale
Dalla crisi finanziaria di Wall Street alla crisi economica globale. La fine del secolo americano e dell'egemonia del dollaro con la rifondazione di Bretton Woods per un nuovo sistema monetario internazionale. La probabile elezione del democratico Obama come il Presidente più cosmopolita e più adatto e orientato a ripensare e a rifondare le istituzioni del mondo. Il problema della Cina e quelli del continente asiatico. L'occasione per l'Unione Europea di porsi alla guida di questo grande processo riformatore e di darsi, dopo l'euro, un governo a partire dall'economia con la revisione delle regole di Maastrich e del patto di stabilità. La necessità di affrontare tre crisi connesse tra di loro come quella economica, quella energetica e l'emergenza climatica. La consapevolezza di una crisi salutare che ci spinge a una riflessione collettiva e a farci capire che, anche se nei tempi supplementari, ancora una volta l'umanità è in grado di farcela e ce la farà.
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Anno edizione:2009
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