La fabbrica dell'ateismo. Il tentativo del settecento francese di abolire Dio
Nel terzo volume della sua trilogia dedicata ai movimenti intellettuali del Settecento francese, l'autore affronta il problema della battaglia contro la religione e in favore dell'ateismo, sostenuta dai principali esponenti del movimento enciclopedista. Voltaire non manca di sottolineare che ogni credenza religiosa rappresenta "il flagello più abominevole della terra". D'Holbach sostiene che "tutte le religioni ci mostrano solo un ammasso di imposture e fantasticherie che fanno rivoltare la ragione", mentre per Diderot "non c'è stata una sola contrada al mondo, che la diversità di opinioni religiose non abbia inondato di sangue". La Mettrie arriva addirittura a scrivere che "l'universo non sarà mai felice, se non sarà ateo". Dei due titanici tentativi intrapresi in quel secolo per cambiare il mondo, uno è dunque riuscito con l'avvento della rivoluzione del 1789, mentre la posterità ha confermato che quello di scardinare dal pensiero umano ogni credenza religiosa è miseramente fallito, con le conseguenze dei fanatismi religiosi che invece proprio nei sempre più inquieti tempi attuali diventano ogni giorno più terrificanti.
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Anno edizione:2016
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