Questo libro-testimonianza non solo può essere considerato una lettura spirituale edificante e formativa sulla tematica trattata, ma rappresenta un dono prezioso e speciale per tutti: per gli smarriti, per coloro che non conoscono ancora Gesù e il Suo amore, per chi lo conosce ma è preso dalla vita frenetica e diventa preda della tiepidezza, per gli increduli che considerano queste manifestazioni del maligno come frutto della mente o dell'immaginazione. Questo libro ci conduce per mano negli abissi di dolore, sofferenza e angoscia che provano i posseduti nel loro cammino di guarigione e liberazione, ma nella parole di Ania non si percepisce mai disperazione, mai abbandono da parte di Dio, mai solitudine davanti al dolore. Un aspetto che mi ha commosso è proprio questo: se il Maligno è potente, scaltro, furbo, Dio è Onnipotente, Misericordioso, Padre che ci ama e non ci lascia mai. Questo libro ci conduce in un cammino che dalle tenebre della possessione conduce alla liberazione, ma non è solo il percorso personale di Ania, può essere quello esistenziale di ciascuno di noi. Ognuno può scegliere se far prevalere le tenebre nella propria vita o scegliere di amare il Signore, fidarsi di Lui, compiere un cammino di conversione costante nonostante le difficoltà della vita. Dio, la Madonna, i santi, i sacerdoti innamorati del Signore e della Mamma celeste sono i versi protagonisti di questo libro e non il Maligno perché, come dice Ania, non è lui ad avere l'ultima parola. La vittoria appartiene solo a Dio. Questo libro è una testimonianza sulla bellezza e sulla preziosità inestimabile di sentirsi figli amati da Dio, sostenuti da Lui in ogni momento della nostra vita. Ho letto tanti libri su questa tematica, ma mai nessuno mi ha suscitato in questo modo pace e desiderio di vivere una vita santa, vicina al Signore e alla Madonna.
