Farestoria. Società e storia pubblica (2024). Vol. 1: Quale passato? Politiche della memoria, usi politici della storia e conflitti memoriali nel tempo presente - copertina
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Farestoria. Società e storia pubblica (2024). Vol. 1: Quale passato? Politiche della memoria, usi politici della storia e conflitti memoriali nel tempo presente
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Descrizione


La memoria, intesa come processo di costruzione sociale del passato, è da sempre al centro di complesse dinamiche politiche. Nel tempo, attori istituzionali e non (compagini statali, partiti, ecc.) hanno elaborato e riscritto le narrazioni storiche per legittimarsi, ricercare consenso, costruire identità collettive, giustificare la propria politica internazionale, attraverso provvedimenti sui programmi scolastici, interventi sul calendario civile, la creazione e/o lo smantellamento di siti della memoria, misure sulle attività di ricerca, ecc. Sono fenomeni che riguardano maggiormente i regimi autoritari, ma interessano pure Paesi e organismi sovranazionali, come l’ONU e l’UE, di matrice democratico-liberale. Le politiche della memoria hanno un impatto rilevante sull’attività degli storici. L’istituzione di giornate memoriali ha offerto ai public historians opportunità per ampliare il loro raggio d’azione tra la cittadinanza, nonché stimolato nuove piste d’indagine. Tuttavia, chi si occupa di storia ha in genere un peso marginale nel definire le politiche della memoria. Anzi, alcune commemorazioni istituzionalizzate e iniziative governative volte a orientare il ricordo del passato hanno comportato limitazioni al lavoro degli storici, specie quando questi cercano di decostruire narrazioni strumentali e fare luce sugli usi, spesso controversi, della memoria. Sarebbe però riduttivo parlare delle politiche della memoria limitandosi agli interventi degli organismi statali e sovranazionali. Infatti, assumono sempre più rilevanza iniziative sorte dal basso, per volontà di gruppi di cittadini più o meno organizzati, volte a dare voce a memorie marginalizzate e/o contrastare le narrazioni egemoni. Rivendicazioni memoriali che di frequente si saldano a istanze sociopolitiche. In queste iniziative gli storici, e non solo, hanno sovente un ruolo di primo piano, promuovendo pratiche di Public History atte a favorire una conoscenza del passato demistificata e la partecipazione del pubblico. Questo numero monografico di «Farestoria» offre una panoramica articolata – ma tutt’altro che esaustiva – sulle politiche della memoria, sugli usi politici e sulle manipolazioni della storia, sulle pratiche di memorial activism, sulle contese memoriali nel mondo contemporaneo. I testi restituiscono chiavi di lettura per studiare le modalità con cui il passato viene selezionato, narrato e mobilitato, ma anche approcci per orientarsi in un contesto attuale in cui la memoria è un terreno di scontro sempre più significativo.

Dettagli

1 luglio 2025
Periodico
190 p., Brossura
9788861440913
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