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Eventi in programmazione
Al servizio di Cavour
Fabrizio Dardo presenta "Al servizio di Cavour" (Morellini): Quando il tenente Richerme lo fece picchiare a sangue dai suoi sgherri e cacciare dall'esercito, Bartolomeo Leseni non immaginava come sarebbe riuscito a vendicarsi di quel nobile. Non sapeva che sarebbe andato a servizio dal conte di Cavour, che questi lo avrebbe preso a benvolere, portato a Torino, fatto addestrare dalla polizia segreta e poi tenuto come suo assistente personale. Il conte gli affida compiti sempre più delicati perché la battaglia politica è aspra. C'è l'invio di truppe in Crimea, su cui l'Inghilterra insiste ma il governo è incerto; la legge di Rattazzi, che si sta rivelando un pantano perché i cattolici sono pronti a chiedere l'intervento del Papa. Poi il Re, che parla senza freni agli ambasciatori e allarma gli austriaci. E proprio su questo terreno deve lavorare Leseni, raccogliendo informazioni, svolgendo incarichi riservati e preparando l'azione di Cavour.
Rossella Migliaccio - Il libro dello stile
Rossella Migliaccio presenta "Il libro dello stile" (Vallardi). Lo stile non è mai una questione puramente estetica. È un riflesso della nostra identità, il risultato di come ci percepiamo e come vogliamo essere percepiti. Eppure, trovare il nostro non è immediato, ma è il frutto di un processo che intreccia introspezione e curiosità verso il mondo. In questo libro Rossella Migliaccio, l'esperta di immagine più amata e autorevole in Italia, ci offre il suo metodo – strumenti, competenze e tecniche – per aiutarci a costruire un'immagine autentica e distintiva, imparando cosa fare e cosa non fare per manifestare la versione migliore di noi stessi. Distinguersi non significa seguire, ma avere il coraggio di essere unici. Perché il vero stile non è quello che indossiamo, ma chi siamo.
Feltrinelli & My English School Book Club
Feltrinelli & My English School Book Club
Join us for an inspiring evening as we dive into Viktor Frankl’s unforgettable memoir Man’s Search for Meaning — a book that has transformed the lives of millions around the world. Between 1942 and 1945, Frankl endured unimaginable hardship in four Nazi concentration camps, including Auschwitz, where he lost his parents, brother, and pregnant wife. Yet from this profound suffering, he discovered something extraordinary: that even in the darkest moments, we have the power to choose our attitude, find meaning, and move forward with renewed purpose. Drawing on his experiences and work as a psychiatrist, Frankl reveals that our deepest drive in life is not pleasure or power, but the pursuit of meaning. At the time of his death in 1997, Man’s Search for Meaning had sold over 10 million copies and was named one of the most influential books of all time by the Library of Congress. Don’t miss this chance to read, reflect, and share your thoughts in English with fellow book lovers.
Let this timeless masterpiece inspire you to discover what gives your own life meaning.
We will be reading and discussing this edition of the book: Man's Search For Meaning: The classic tribute to hope from the Holocaust, by Viktor E Frankl. Vintage Publishing, 2004. The Beacon Press, 2006 Edition.
Please purchase your copy at Feltrinelli or at school. We strongly suggest reading the book before the event.
Il dado è astratto.
Giacomo Asta presenta "Il dado è astratto. Alea iacenda Est" (Chance edizioni). Notte e sogno. Ombra e coscienza. Identità e frammentazione.
Il dado è astratto è il viaggio di Riccardo attraverso soglie invisibili: un incontro con figure che sembrano uscire dall’inconscio, un dialogo impossibile con il nonno defunto, un risveglio in un mondo che non appartiene più al suo tempo. Giacomo Asta intreccia filosofia, psicologia analitica e suggestioni letterarie in un romanzo che interroga il lettore: siamo autori del nostro destino o semplici pedine in un gioco di infinite possibilità?
Tutti a tavola!
Massimo Montanari, "Tutti a tavola!" (Laterza): Possiamo definire ‘italiana’ un’esperienza gastronomica basata sulla diversità e sull’ibridazione culturale? Quale valore identitario riconoscere a ingredienti o ricette o modalità di preparazione che la nostra cucina ha mutuato da altre culture? O, viceversa, alle esperienze italiane assorbite da altre culture? Seguendo il filo di queste e altre domande, Montanari e Petrillo chiariscono il senso della candidatura UNESCO, che riguarda la cucina italiana come realtà profondamente incorporata nella cultura e nel sentire quotidiano, non solo nelle sue espressioni più alte ma anche e soprattutto nella ‘normalità’ delle pratiche comuni. Ecco perché gli italiani hanno grande confidenza con la cucina e, come spesso (e giustamente) si dice, parlano sempre di cibo, mettendo tutto in discussione. Non è un caso che la cucina italiana si possa definire soprattutto per ciò che non è: non monolitica, non codificata, ma fondata su principi di libertà e di inclusione. L’opposto dello sciovinismo, del sovranismo o del fondamentalismo gastronomico. Proprio per questo è da considerare un patrimonio universale.