La figlia della spada. Le cronache delle spade di Inazuma

Avverto che il libro è piuttosto corposo, pur trovando la storia interessante a volte ho avuto la tentazione di saltare pagine, trovando la narrazione un po' tirata in lungo. I salti temporali possono risultare faticosi, i personaggi sono abbastanza credibili - è pur sempre un fantasy, certo. A tratti affascinante ma non so se leggerò il seguito, onestamente; tutto sommato sono abbastanza contenta di averlo finito ma alla fine era un po' stufa.

Un libro che intreccia il genere fantasy e il giallo, in cui la protagonista è una giovane detective che cerca di restare a galla in un mondo maschilista come quello della polizia di Tokyo. A Mariko, che lavora nella narcotici, viene affidato il caso di un tentativo di furto di una spada, che la porterà non solo ad imparare a maneggiarne una, ma anche a poter indagare sul narcotraffico. Nel libro si alternano momenti del presente in cui si descrivono i progressi delle indagini di Mariko e flashback di storie che hanno vissuto le spade Inazuma che vanno a spiegare avvenimenti del presente. Quando ho iniziato questo libro non avevo molte aspettative, invece si è rivelato coinvolgente e originale, convincendomi ad acquistare il seguito (L'anno del demone")

Se vi intrigano le storie degli antichi samurai protagonisti di un feudalesimo feroce e spietato, ma apprezzate anche le descrizioni del Giappone moderno che di quelle atmosfere conserva antichi retaggi, non potete perdervi "La figlia della spada": questo mix di storie che si intersecano tra presente e passato e che hanno come filo conduttore le tre spade che sembrano animate da una vita propria che condiziona quelle di coloro che cercano avidamente di possederle. Il libro è ricco di dettagli tecnici, a partire dalle spade stesse; inoltre, quest'opera alterna i diversi scenari tra l'antico e il moderno in un mix equilibrato e ben riuscito. In definitiva, ottimo thriller con spunti fantasy, che unisce la storia giapponese ad un'avvincente trama.